In tanti ci chiedete spesso informazioni su come diventare degli abili cavatori di tartufo. Prima di addentrarci sull’argomento (probabilmente in un altro articolo), è bene ricordarvi che il primo passo per poter raccogliere i tartufi è quello di ottenere l’apposito tesserino di idoneità.
Come sancito dalla Legge, per poter raccogliere il tartufo al di fuori dei propri terreni di proprietà è necessario essere in possesso di tale documento. E le ragioni dietro questo obbligo sono molteplici, in primis quello di salvaguardare e tutelare i tartufi e la natura dalla raccolta selvaggia o dall’inesperienza di quelle persone che sono alle prime armi.
Come si ottiene il tesserino?
Per ottenere il tesserino bisogna sostenere e superare un esame specifico. Il documento è valido per tutto il territorio nazionale ma ogni regione stabilisce regole diverso per il rilascio del documento, perciò è bene cercare informazioni in base alla propria regione di residenza.
In generale possiamo dire che i passaggi sono:
- Trovare l’Ufficio Territoriale Regionale (UTR) della propria regione
- Presentare la domanda di rilascio del tesserino con l’apposita documentazione richiesta
- Sostenere e superare l’esame di idoneità per la ricerca e la raccolta dei tartufi
L’Ufficio Territoriale Regionale
Come riportato poco fa, il primo passaggio è quello di contattare il proprio Ufficio Territoriale di Residenza. Solitamente (chiedete sempre informazioni al vostro UTR) è necessario presentare:
- la domanda di iscrizione all’esame di idoneità,
- la ricevuta di pagamento dei diritti di segreteria,
- la domanda di rilascio del tesserino,
- una fototessera valida,
- 2 marche da bollo da 16 €.
Una volta ottenuto il tesserino, per rinnovarlo basta soltanto presentare l’apposita domanda sottoscritta da voi allegandola con nuova fototessera, due marche da bollo da 16 € e il tesserino scaduto. Se invece siete interessati a un duplicato del tesserino, da richiedere ad esempio in caso di smarrimento, bisogna obbligatoriamente aggiungere una copia della denuncia di furto/smarrimento rilasciata dai carabinieri.
Ricordiamo che ogni regione ha le sue leggi specifiche, pertanto vi invitiamo a richiedere tutte le informazioni presso gli uffici di competenza.
I costi dell’esame
Una volta richieste le informazioni presso l’UTR e aver presentato la domanda di rilascio del tesserino, dovete sostenere l’esame finale. Generalmente gli argomenti da conoscere riguardano le nozioni di base sulla biologia del tartufo, il riconoscimento delle varie specie di tartufo, le modalità di ricerca e raccolta e le norme legislative che regolano il settore
I costi da sostenere per diventare tartufai variano da regione a regione, così come gli anni di validità del tesserino, che generalmente dura 10 anni. Generalmente, oltre al pagamento delle due marche da bollo da 16 € obbligatorie, è necessario versare una quota alla tesoreria regionale che varia a seconda del territorio di competenza.
Per concludere, i prezzi del tesserino del tartufo (che ricordiamo essere variabili da regione a regione) sono composti da:
- eventuale corso di formazione
- stampa delle fototessere
- marche da bollo obbligatorie
- tassa annuale del tesserino
Ricordiamo, infine, che ogni regione ha regole diverse anche per i costi da sostenere, pertanto vi invitiamo nuovamente a richiedere tutte le informazioni presso gli uffici di competenza.