Consigli su come conservare il tartufo

Una delle domande più comuni che vengono poste quando si è intenzionati ad acquistare del tartufo è legata alla sua conservazione. Una domanda lecita che necessita di una spiegazione altrettanto esaustiva per svelare alcuni trucchi e segreti che possono aiutarci.

Non possiamo non iniziare ricordando una cosa fondamentale: il tartufo è un prodotto della terra ad alta deperibilità e va consumato fresco! Parliamo pur sempre di un fungo ipogeo che non è possibile stagionare come un qualsiasi salume, pertanto va consumato il prima possibile al momento dell’acquisto.

Tuttavia è possibile adottare qualche piccolo accorgimento per aumentare la sua conservazione.

1. Uno dei metodi più utilizzati è quello di conservare il tartufo in frigorifero all’interno di un contenitore di vetro o di plastica, avvolto da carta da cucina. Grazie a questo metodo il tartufo cederà lentamente la sua acqua alla carta, ma non perderà eccessivamente il suo profumo. Questo metodo non è eterno, consigliamo di non superare i 6 giorni di conservazione in frigorifero.

2. Un altro metodo più elaborato ma adatto per un riutilizzo nella preparazione di primi piatti è quello di conservare il profumo del tartufo sciogliendo lentamente del burro in un pentolino, farlo raffreddare (ma non rapprendere) per poi grattugiare il tartufo nel burro. Una volta fatto il procedimento si ottiene un composto che può essere messo in freezer per diverso tempo.

3. Un altro metodo di conservazione più casalingo è quello di grattugiare il tartufo nell’olio. Una soluzione che non garantisce una lunga conservazione, dato che l’acqua all’interno del tartufo inizierà a unirsi all’olio facendolo irrancidire. Pertanto, se siete intenzionati a usare questo metodo, consigliamo di consumarlo entro 6 giorni.

Attenzione al falso mito del riso!

In molti consigliano di conservare il tartufo all’interno di una ciotola di riso, ma fate attenzione: questo metodo non funziona! Dopo qualche giorno l’unico risultato che otterremo è un riso molto profumato che avrà preso quasi tutte le sue proprietà aromatiche al riso che resterà privo di sapore.

Esiste anche un altro metodo di conservazione decisamente errato che, per una qualche ragione, è molto diffuso tra gli chef, ovvero conservare il tartufo all’interno di un barattolo avvolgendolo con carta bagnata (o panno umido) al posto di quella asciutta. Metodo altamente sconsigliato che va a rovinare tutto il sapore del nostro tartufo!

Concludiamo l’articolo ricordandovi il consiglio espresso all’inizio: il tartufo è un prodotto della terra ed è molto deperibile, se volete gustarlo al meglio va consumato fresco!

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